Il gruppo Controcorrente ha ricevuto il premio Solidarietà 2018.
Un vero fulmine a ciel sereno, la telefonata del 2 maggio , che comunicava la convocazione a Grado del
Gruppo Controcorrente per ricevere il premio Solidarietà.
La Consulta Provinciale di Coordinamento delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro
Famiglie in collaborazione con la Consulta Regionale ha istituito il “Premio Solidarietà”, che riconosce i
meriti ed i sacrifici di una persona, o di un ente, che si dedica al servizio di chi soffre.
La manifestazione ha avuto luogo domenica 13 maggio, alle ore 10.00 per tutta la mattinata, presso il
Palazzo dei Congressi di Grado.
Dodici i premiati, tra singoli, gruppi culturali , sportivi e amatoriali, e istituzioni delle quattro province. Il
Presidente della Consulta Regionale Mario Brancati, ha ringraziato i presenti e chi, nel mondo del
volontariato, viene definito eroico, per il continuo supporto a vantaggio di chi soffre. Purtroppo “Dove non
arrivano le istituzioni, arriva puntuale il volontariato – ha sottolineato Il Presidente – noi dobbiamo
ascoltare il territorio, la voce di chi vive i problemi quotidianamente. Non siamo all’anno zero per
l’attenzione verso le persone con Disabilità, ma molto c’è ancora da fare. Con responsabilità e facendo
attenzione a non essere strumentalizzati. La nuova Consulta, appena ripartita per un altro quadriennio, non
si occupa di malati ma di persone, per questo è bene venga collocata non più nell’ambito della Sanità, ma in
posizione centrale, laddove si decide il futuro dei cittadini.”
Il Presidente ,al termine del discorso, ha dato lettura alla lettera inviata dal neo presidente della regione
FVG , Massimiliano Fedriga che con profonda umanità ha evidenziato come “ La Consulta Regionale,
sempre propositiva, è una risorsa straordinaria per il FVG: uno stimolo costante a far sempre meglio nei
confronti del mondo della disabilità e non solo. “La Consulta non deve essere relegata soltanto ai temi della
Sanità e dell’area socio assistenziale, ma deve poter spaziare in ogni settore di interesse, e pertanto
richiederà un ufficio o un assessorato specifico che non venga inglobato nella Sanità che è spesso
caratterizzata con urgenze e priorità legate ad aspetti socio sanitari.
Sono seguite le premiazioni e non è mancata la commozione durante l’ascolto di testimonianze di genitori e
disabili che hanno vinto la rassegnazione per un destino spesso crudele, riacquistando una posizione di
protagonisti nella loro vita e nella società.
Testimonial e vincitore di un premio speciale è stato assegnato ad Andrea Stella che, costretto dal 2000
sulla sedie a rotelle a causa di una tragica sparatoria a Miami, non ha abbandonato il sogno di viaggiare in
barca e ha fatto costruire un catamarano privo di barriere architettoniche: Lo spirito di Stella, con cui più
volte ha attraversato l’Oceano, anche per diffondere la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità. Lo Spirito di Stella è anche il nome dell’associazione con cui promuove l’attività
velica per le persone disabili e campagne di sensibilizzazione per l’abbattimento fisico e culturale delle
barriere architettoniche. Ora Stella è il testimonial del progetto di turismo nautico accessibile di
Barcheyacht, iniziativa nata a Trieste.
Il gruppo ControCorrente ringrazia a nome di tutti gli aderenti il sig. Mauro Garbellotto dell’Associazione
Famiglie della nostra famiglia per averci segnalato alla Consulta Regionale . Un riconoscimento che ci è da
stimolo per capire ancora una volta che il teatro non è il fine ma un mezzo potente per una crescita non
solo personale ma anche sociale ed in particolare anche nei confronti di chi ha delle difficoltà fisiche e
mentali. Stare in un palco non è facile e tutti ci sentiamo “disabili” e “inadeguati”
Ricordiamoci che :
– è lo sforzo e la fatica di superare i nostri limiti che ci fa sentire soddisfatti e gioiosamente vivi.
– poco importa avete tanti o pochi talenti ma è importante la capacità di investirli e donarli ; più il doni più
si montiplicano
– che aldilà delle parole, balli e canti ciò che resta è il cuore che abbiamo messo in quello che facciamo.
– che non è importante fare cose straordinarie ma fare straordinariamente bene anche il poco che siamo
chiamati a fare.